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Il Museo Santa Giulia di Brescia

Il Museo Santa Giulia è il più importante museo della città di Brescia e dove si è tenuta la mostra di Tiziano del 2018; si trova lungo il percorso dell’antico decumano massimo, presso il monastero di santa Giulia della Brixia romana, fatto costruire in epoca in cui governavano i Longobardi, da Re Desiderio.
Successivamente nel corso dei secoli seguenti è stato ampliato e modificato; sotto il museo si trova una zona che pullula di reperti archeologici di differenti epoche storiche, in particolar modo è possibile ammirare le domus dell’Ortagia che appartengono all’epoca romana e che sono state perfettamente conservate.
Il Museo Santa Giulia è formato da tutti gli edifici che fanno parte dell’antico monastero come la Chiesa di Santa Giulia, la Chiesa di Santa Maria in Solario e il Coro delle monache; il museo è stato inaugurato nel mille novecento ottantotto e ogni anno conta la presenza di più di cento mila presenze, con il picco massimo registrato nel duemila sedici con la presenza di quasi cento cinquanta mila visitatori.

I settori del museo.

Il Museo santa Giulia di Brescia è suddiviso in diversi settori; nel semi interrato troviamo la zona dove sono presenti opere che raffigurano l’evoluzione che hanno subito gli insediamenti umani nel territorio di Brescia a partire dal terzo millennio avanti Cristo, fino ad arrivare al periodo dell’età del ferro.

I reperti in mostra sono stati rinvenuti proprio nella città e nel territorio circostante; inoltre è possibile ammirare diversi oggetti risalenti all’età protostorica in particolar modo quelli relativi alla dominazione celtica dal quarto secolo avanti Cristo, fino al secondo secolo avanti cristo.

Nella zona in cui viene rappresentata l’età preistorica, si possono osservare boccali, tazze ed altri oggetti risalenti all’età del bronzo, ceramiche e vasi risalenti all’età del ferro, una tomba a cremazione dell’età del bronzo, strumenti da lavoro e vasi risalenti al terzo millennio avanti cristo; ed troviamo ceramiche, rosai,punte di freccia, oggetti in osso risalenti alla tarda età del bronzo.

Nella zona che riguarda l’età protostorica si trovano invece ornamenti maschili e femminili risalenti al terzo e secondo secolo avanti cristo, un elmo in bronzo del primo secolo avanti cristo, un corredo funerario appartenente ad un guerriero del secondo secolo avanti cristo, oltre che ad un sarcofago realizzato in terra cotta e risalente al terzo secolo avanti cristo.

La zona del Museo santa Giulia di Brescia dedicata alle opere di epoca romana si divide a sua volta in quattro settori; uno dedicato alla domus dell’Ortigia, uno dedicato alle testimonianze ritrovate della presenza romana in territorio bresciano, il terzo settore dedicato ad oggetti funerari e lapidi e per ultimo il settore dedicato alle iscrizioni dove vengono custoditi numerosi documenti risalenti al periodo che va dal quinto al primo secolo avanti cristo.

Nell’area della domus dell’Ortagia sono custoditi vari arredi recuperati e risalenti al terzo secolo avanti cristo, oggetti di uso quotidiano oltre che un bauletto ed una cassaforte risalenti sempre a quel determinato periodo; inoltre qui si possono ammirare idoli e statuette realizzate totalmente in bronzo, frammenti di sculture, di mosaici e di affreschi provenienti dalla Domus di via San Rocchino risalenti al secondo secolo dopo cristo e dalla Chiesa di Santa Giulia.

Nel settore dedicato all’età dell’alto medio evo si possono ammirare si possono ammirare vari oggetti che testimoniano la presenza della dominazione Carolinga e longobarda tra i secoli sesto ed undicesimo, prima della costituzione dei comuni.

Tra queste importanti opere troviamo fibule realizzate completamente in argento risalenti al sesto secolo, un corredo funerario femminile del sesto secolo, frammenti di sculture provenienti dall’Abbazia di Leno risalenti al decimo secolo, oltre che all’opera del gallo rampante realizzata in oro rame ed argento dell’anno ottocento trenta e spade e scudi in bronzo e ferro risalenti al settimo secolo.

La zona del Museo di santa Giulia di Brescia dedicata al basso Medio evo, o chiamata anche età dei comuni e delle signorie, espone opere che risalgono al periodo della nascita del comune di Brescia, fino alla dominazione da parte della Repubblica di Venezia. Nelle varie aree si possono trovare opere appartenenti al potere politico come ad esempio capitelli in marmo rosa di Verona, un basso rilievo raffigurante San faustino in groppa ad un cavallo realizzato in marmo di Botticino, varie monete in oro e un ceppo con stemma della famiglia Della Scala e dei Visconti, realizzato completamente in marmo di Botticino. Le opere presenti ed appartenute al potere ecclesiastico sono frammenti di sculture e marmi provenienti dall’Abbazia di Leno, la statua in marmo di Botticino che raffigura Bernardo Maggi proveniente dal Convento di san Barnaba e la statua in marmo del cristo Benedicente tra i due santi Marziale e Vitale, proveniente dalla Chiesa abbaziale e risalente alla fine del dodicesimo secolo.

Inoltre presso il Museo santa Giulia sono esposte diverse opere di Francesco filippini tra cui Figura di Vecchio, Il Torrente, Fulvia e Cicerone, Paesaggio di Montagna e Ritratto di Giulia Ferretti Ferri.

La Chiesa di santa Maria In Solario.

Questa chiesa, che fa parte del comprensorio del Museo Santa Giulia di Brescia, fu costruita intorno al dodicesimo secolo come oratorio gestito in principio dalle monache; ha la pianta quadrata e forme romaniche, con le murature massicce realizzate in conci di medolo. Nella muratura sono incorporate iscrizioni romane e al suo interno si trova una scala che collega le due parti dell’oratorio.

Al piano terra si trova un’ara romana che ha anche funzione di pilastro centrale; qui si possono ammirare oggetti dedicati al culto delle reliquie come ad esempio la Lipsanoteca, ovvero una cassetta realizzata in avorio risalente al quinto secolo dopo cristo e la croce del reliquiario realizzata in oro, pietre e perle risalente al decimo secolo dopo cristo.

Al piano superiore, sotto le pareti affrescate da Floriano Ferramola, si può osservare una rara ed unica opera in oro risalente all’età carolingia nel nono secolo, la Croce di Desiderio.

Il Coro delle Monache.

Coro Monache bresciaIl coro delle monache, che si trova all’interno del Museo di Santa Giulia di Brescia, è un grande ed unico ambiente dai soffitti e dalle pareti affrescate dove le monache benedettine del convento di Santa Giulia assistevano alle funzioni religiose, senza essere viste. Costruito tra il quattro cento e il cinque cento, si snoda su due livelli; le pareti laterali e la parete principale della zona orientale sono affrescate con dipinti di Paolo Da Caylina il giovane e di Floriano Ferramola.

Questi dipinti affrescati rappresentano il tema della salvezza con scene del periodo della vita infantile di Gesù, quello della passione di cristo e della sua resurrezione.

Chi era Santa Giulia?

Santa Giulia, martire e vergine, fu venduta come schiava in seguito all’invasione di Cartagine, la sua città, da parte dei Barbari; durante il tragitto la nave del suo padrone Eusebio si arenò in Corsica dove Giulia venne torturata e crocifissa a causa della sua fede cattolica cristiana.
Il suo corpo fu sepolto sull’Isola Gorgona dai monaci e successivamente trasferita a Brescia per volere di Desiderio, Re dei Longobardi.


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